E tu, che amico sei?


Da quando è esploso il fenomeno facebook, ci sentiamo tutti più amici.
L'amicizia è un'esperienza unica, attraverso la quale impariamo a valutare e a scegliere quella parte di noi in cui ci riconosciamo. Mi ha colpito molto la definizione di amico trovata nel romanzo il "Tropico del cancro" di Henry Miller, dove l'autore parla di Hamilton, un suo amico e del quale dice:" Mi aprì gli occhi e mi diede nuovi valori ed anche se poi persi la visione che mi aveva donato, tuttavia io mai più vidi il mondo come lo avevo visto prima del suo arrivo"Anche Francesco Alberoni riporta la stessa frase nel suo libro "L'amicizia".

L'amicizia, oggi, assume una serie di significati:
  1. quando vogliamo essere introdotti in una ristretta cerchia di persone solo per usufruirne dei vantaggi ;
  2. per un rapporto di conoscenza superficiale;
  3. quando millantiamo amicizie per definire il nostro status simbol;
  4. talvolta diamo alla parola"amico" anche il significato di umile servitore che mai si sottrarrà al nostro volere.

L'amicizia è ben altro. Facebook ha messo in luce la difficoltà che si ha nello stabilire questo rapporto, anzi, ad un attento osservatore,si svelano le ombre che calano su coloro che si reputano amici.

Cicerone, nel suo trattato sull'amicizia, afferma che essa è una comunione di anime virtuose, fuori da ogni interesse materiale e pratico. L'amicizia richiede azioni oneste, sempre con ardore, mai con esitazione. Concetti importanti che vanno interiorizzati lentamente poichè è nel tempo che l'amicizia si costruisce.L'amicizia, nel nostro tempo, segue mode e interessi, declinando l'aspetto più importante: la conoscenza dell'altro.

Su facebook si è amici in base ad interessi comuni per costruirsi in gruppo, in base a curiosità sulla persona e si ha persino il coraggio di chiedere l'amicizia a coloro che un tempo sono stati nostri nemici o rivali. Tutta la buona volontà non riesce a colmare le crepe profonde che emergono da questi rapporti veloci, consumati sull'onda dell'emozione e del momento. Attraverso gli interventi degli amici, le loro frasi, le loro manifestazioni, ma soprattutto i loro silenzi, si riescono a costruire personalità che non emergerebbero in una relazione fuori da questo contesto. E così, invece di mascherarci, ci sveliamo di più perchè trapelano soprattutto le nostre debolezze. L'amico vero è una persona di cui fidarsi, di cui si deve avere stima , di cui accettiamo pregi e difetti.

Un amico contribuisce alla nostra crescita interiore e ci aiuta a sopportare le difficoltà della vita, ma ogni tipo di rapporto richiede un relazionarsi reciproco e una volta iniziato il rapporto, questo segna il nostro destino. Facebook è un ottimo trampolino di lancio per le amicizie che si approfondiranno ma anche un modo per mantenere quelle consolidate, ma non pensiamo di poterci riparare dietro il paravento della nostra bacheca, poichè tutto di noi emerge, nel bene e nel male.


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