Scrivere è prima di tutto pensare


Cosa scrivi? Perché scrivi? Come scrivi?


 
Queste sono alcune delle domande che mi sento sempre più spesso in relazione allo scrivere. E pensare che alle scuole superiori sarebbe un successo avere in mano la penna facile e non trovarsi mai con lo spauracchio del foglio bianco!
 
Al Liceo, quando facevo i  compiti in classe, passavo anche mezzora a pensare, ma non era un pensare costruttivo o per elaborare pensieri, no, era semplicemente una tecnica per sgombrare la mente da ogni cosa e prepararla alla sua passeggiata o ricognizione, cioè cominciare a trovare pensieri importanti, conseguenziali, attenti e mettere su carta facendo passare quel momento di dire: "Cosa scrivo adesso?".
 Tutte queste domande non le concepisco, si va sempre alla ricerca di una genesi in ogni cosa e a maggior ragione dello scrivere poiché presume un'attività mentale precedente all'atto tecnico di mettere l'inchiostro sulla pagina. Ma le cose nascono e non sempre ci sono delle spiegazioni. Scrivere è passione e bisogno, necessità e dovere, così come uno strumento per trasferire concetti, idee e pensieri! Quando facevo i miei bei compiti da liceale, ricordo che dopo la mia mezzora per resettare la  mente, il mio cervello era pronto per partire come un turbo e non fermarsi più. Una volta messa la penna sul foglio, nessuno poteva fermarmi  e finivo solo quando dovevo staccare a causa del tempo che volgeva al termine. Poi limavo quello che avevo scritto e finalmente passavo in bella. Ma la fase più bella era quella precedente allo scrivere, quando la mia officina mentale sviscerava l'argomento in lungo e in largo, creando connessioni, facendo paralleli, trovando analogie, riferendo sentimenti ed emozioni...ero un vulcano, nessuno più mi fermava. Poi c'era la parte più dura, quella di costruire, cancellare, aggiungere, togliere, anteporre, spostare, insomma come un artista che lima la sua opera. Ero solita dare una bella considerazione anche alla calligrafia e quando consegnavo il foglio era come se mi fossi svuotata. Scrivere è come voler racchiudere il mondo sul foglio, e diventa una vera e propria alchimia il modo in cui cominciamo e perché proprio da quel punto. Leopardi era solito dire che l'opera d'arte nasce tutt'uno con la forma e le due cose non possono essere scisse. Scrivere, non è solo scrivere, ma include il pensare, l'elaborare, il ricordare, l'ordinare, tante operazioni mentali e solo alla fine possiamo dire di scrivere, ma quello scrivere è costruire col pensiero e cementare con la penna!
 
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