Agosto, non ti riconosco.

Agosto... vien voglia di elencare tutti i suoi detti, le frasi fatte, i motti di quand'eravamo ragazzi. Ma non è così.
 Agosto mi ricorda che l'estate in parte è andata già via, il caldo ci impedisce di fare quello che di più bello vogliamo e tra un vento, un temporale e il caldo afoso, passa via come niente.
Avverto i cambiamenti anche qui al computer, mentre scrivo, respiro l'aria afosa fatta circolare dal ventilatore no stop sul pianoforte che non mi perde di vista e mi dà l'illusione di stare all'aperto.
Sfido chiunque a stare qui con 40 gradi all'ombra nell'ora più calda della giornata e poi dire se viene voglia di fare le mille attività che abbiamo in testa!
Agosto giunge come un castigo: ti ristori al pensiero di un gelato, magari al gelso, ma poi ti ricordi che non puoi permettertelo per  gli zuccheri, il peso, la linea, la dieta, il costume, la forza d'animo...
E poi cerchi un bicchiere d'acqua fresca dal frigo, ma non fai i conti con i mal di pancia per non essere abituata a bere acqua gelata.
Anche leggere un libro vuole la posizione giusta, come un angolo di giardino, una panchina al fresco, un'amaca sorretta da due alberi frondosi e alti, una sdraio in riva al mare possibilmente di pomeriggio o anche un masso a mo' di sedia in montagna.
E poi giunge sempre senza preavviso la smania di uscire, mettersi in macchina per andare chissà dove...una passeggiata, un gelato nella più buona gelateria, un appuntamento con gli amici, un ritrovo che non si faceva da tanto, ma non fai i conti col traffico che ti ingloba e ti lascia nel suo gorgo per qualche ora dando vita ai pensieri più strani e più deludenti.
E se sei nel luogo di vacanza cominciano già i pensieri del ritorno, di quello che ti aspetta, delle nuove idee da mettere in atto, o anche della stanchezza che ti prende mentre se fossi a casa avresti tante cose da fare.
Agosto è un mese caotico,
dove al riposo si alternano pensieri nuovi, al relax, la voglia di fare, al caldo, il dolce far niente.
E ancora è il mese del "last minute", che sia la vacanza o l'opportunità, il bagno, la gita, la spaghettata, l'escursione, il viaggio. In questo mese ogni minuto è prezioso, preso per la gola per non lasciarlo andare. Ecco un motivo per cui non si ha tempo, vogliamo viverlo senza perderlo.
E' anche il mese dove facciamo cose mai fatte prima, per il gusto di dire che non ci siamo persi niente.
Quando in questo mese cominciamo ad essere caotici e non più ordinati come una volta, vuol dire che stiamo crescendo e abbiamo la frenesia di non sprecare il tempo, siamo più accorti e desiderosi di impiegarlo bene.

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"Just Job" a Vico Equense

La mia prima presentazione del nuovo romanzo è avvenuta a Vico Equense, mia città natale, giovedì scorso, 30 luglio, nella Sala Polifunzionale della SS. Trinità e Paradiso.
E' stata una gradevole serata alla presenza del Sindaco della città, dott. Benedetto Migliaccio che ringrazio personalmente per la sua presenza fino in ultimo, dopo una giornata stressante e di Consiglio Comunale. Nel suo intervento  ha ben delineato lo spirito della serata parlando anche della sensibilità necessaria per  sviluppare certe attività e  ricordando  l'importanza delle proprie radici.
Ringrazio i miei relatori a cominciare dal giornalista Giuseppe d'Esposito che ha fatto un intervento sul licenziamento, argomento ben trattato all'interno del romanzo, mettendo in mostra  aspetti psicologici e sociali sia del singolo che della famiglia intera.
Ringrazio ancora Ciro Daino per aver dato un taglio preciso al personaggio di Marcello, al senso e al valore che il lavoro ha per la vita di un uomo e ai riferimenti del romanzo verista in un discorso più prettamente letterario.
Ancora la professoressa Claudia Scaramellino, che per la terza volta ha presentato un mio libro con grande coinvolgimento,  facendo una disamina di tutti gli aspetti che caratterizzano questo romanzo senza tralasciarne alcuno.
La serata è stata accompagnata dalla voce di Rosalba Spagnuolo che come sempre ha incantato la platea e dalla chitarra di Francesco Cesarano che l'accompagnava. E non da ultimo l'attore Piero Pepe che ha letto alcune parti del romanzo facendo calare magicamente i presenti nella storia.


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