Il vento

Ci sono dei giorni di primavera in cui il vento diventa un piacevole sottofondo alla giornata, un sibilo fresco e strisciante che si insinua tra le foglie, i capelli, le porte, il bucato...
Il vento seminatore di disordine e di freschezza, come un uomo grosso a spasso per le campagne in fiore, nei boschi e in riva la mare. E' un annunciatore di cambiamenti, di stagioni, di parole che volano e che arrivano. Che cosa sarebbe la primavera senza vento! Sa sempre cosa fare, tra una pulizia e un seminare, un raccogliere e alzare, un rinfrescare e congelare, spazzare e scompigliare! E' un agitatore di cose e di animi, sollecita e innesca, un iniziatore di fatti, di eventi. Ascoltarlo tra le fronde degli alberi nei sentieri di montagna è veramente un toccasana per ritemprarsi al cospetto del re del bosco, magari mentre si ammira in lontananza il mare ai piedi della montagna. Quando avverto il suo passaggio tra i capelli è come un volermi scuotere e dirmi qualcosa di nuovo... Mi piace quando intreccia i miei capelli senza alcuna forma, scoprendomi il viso come se mi stesse accarezzando, sia che voglia dirmi qualcosa, sia che lo faccia per riprendermi. Il vento... Porta via le cose, lontano, e forse col tempo le riporta, ma non sono più le stesse. Fa allontanare quello che sembrava vicino, troppo vicino a noi, alleggerisce i nostri pesi, mettendo e togliendo dalle nostre some. Conosco venti vendicativi, come quelli detentori dell'oblio, ma anche brezze piacevoli, affettuose, dolci come carezze e abbracci. Il vento come un ladro intorno a noi che ci accarezza per rubare i nostri pensieri, le nostre idee, o solo i colori dei nostri occhi.

Mi piace sentire il vento in riva al mare. Lì si confonde con le onde, quasi si incontrano, discorrono, includono il cielo. A mare lo senti più vivo, più intenso, ti lascia gocce d'acqua sul viso, ti scompiglia più della vita, ti scuote come un riscotitore di gabelle che attende alla porta il suo tributo, ti circuisce come una preda da bloccare e ne avverti la presenza come un'ombra. Il vento s'insinua tra i miei scritti, prende via i fogli, e ne sconvolge l'ordine mentre mantengo con le dita quello che non deve volare via. Amo il vento, che fa dimenticare le parole vuote dette in un momento di rabbia, che sbatte le porte quando è tempo di andare e chiude fuori le cattiverie, quando giunge e spalanca le finestre per portare la primavera coi suoi profumi e i suoi colori, quando gioca   a nascondino con i suoi sibili e fruscii. Il vento porta aria nuova, fresca, di fiori e di frutti, fa da trasporto ai semi lasciandoli cadere nei solchi prestabiliti, invia messaggi nuovi, idee appena giunte, colori mai visti prima, trasporta fieno e paglia, e arieggia spazi vecchi e nuovi.  Il vento giunge senza preavviso e come porta cose nuove, a volte manda anche via.

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Just Job a Meta di Sorrento

Domani sera, alle ore 18.00, col Patrocinio del Comune, nella Sala Consiliare di Meta di Sorrento, presento ancora una volta Just Job, romanzo edito dalla Graus. Ringrazio l'assessore alla Cultura avv. Biancamaria Balzano e l'assessore alla Pubblica Istruzione, avv. Angela Aiello che mi hanno permesso di portare il mio romanzo a Meta. Il professore Umberto Pappalardo dell'Università di Napoli Suor Orsola Benincasa dialogherà con me sul contenuto del libro.
Ancora una volta parleremo di Marcello e della sua crisi non solo per il lavoro ma anche esistenziale in una Genova indaffarata e dove la maggior parte del lavoro avviene nella fascia portuale della città.
La crisi investe in pieno Marcello prima con il lavoro e poi con il ritrovare se stesso. Lucio, un vecchio pescatore di Recco, lo aiuta a riprendersi, con la sua esperienza e il suo affetto. Ma la strada sarà lunga e irta di difficoltà.


8 marzo a Tramonti

Martedì prossimo, 8 marzo, in occasione della Festa della donna, alle ore 17.00, nella Sala Consiliare del Comune di Tramonti, ci sarà un Convegno su Donne e Lavoro organizzato da Alfonso Bottone. Alfonso Bottone è organizzatore di eventi culturali nella costiera amalfitana, giornalista e scrittore che ha ricevuto da poco il premio internazionale "Comunicare l'Europa" un riconoscimento a personalità del mondo politico, finanziario, artistico, culturale, giornalistico, medico e della moda che hanno rappresentato l’Italia nella realtà europea e mondiale distinguendosi per le proprie capacità ed attitudini.


Per l'occasione ci sarà anche la presentazione del mio romanzo Just Job, Graus Editore che ha come tema e filo conduttore, il lavoro. In questo caso si parla della condizione di un uomo che perde il lavoro nell'età in cui tutto sembra ormai definito e chiaro. Il protagonista, vive, in seguito a questo momento di crisi, un periodo di sconforto e confusione totale. Come accade quando si perde il lavoro che vacilla anche la nostra forza, cosi Marcello, questo il nome, perde ogni mordente per andare avanti.
Deve ricominciare dalle cose più piccole per riorganizzare la sua vita e imparare a sue spese tutto quello che un tempo dava per scontato. Nel rialzarsi ha l'aiuto di Lucio, un pescatore che, dall'alto della sua esperienza, lo immette su un cammino nuovo fatto di semplicità, amore e passione per la vita.
Nell'ambito del Convegno si discuterà del lavoro al femminile, un tema vasto e complesso, oltre che interessante per le varie sfaccettature che esso presenta. Parlare di donne e lavoro equivale a parlare della storia della donna che da sempre opera su più fronti contemporaneamente. Si sbaglia chi crede che il lavoro della donna sia solo quello fuori casa, cosi come si sbaglia chi crede che svolgere l'attività più bella di mamma sia un fatto transitorio e passeggero. La donna nel tempo si è oberata di lavoro, prima per contribuire all'organizzazione della famiglia, poi per contribuire al benessere della stessa con un vero e proprio lavoro stipendiato. Non si può non parlare, poi, di quanto la donna trovi ancora oggi difficoltà per un posto di lavoro, per la concorrenza maschile, per le discriminazioni in ambito lavorativo, la maggior parte delle volte gestito da uomini. In lei l'eterno conflitto tra i vari ruoli cui assolve: quello di donna, di mamma, di moglie, di lavoratrice. Il conflitto che nasce in lei nel gestire la sua vita così piena e ricca di eventi e situazioni, è lo stesso conflitto che accade nell'uomo nel desiderare la donna più tranquilla tra le pareti domestiche ma senza privarsi della sua ormai autonomia economica su cui tutti contano. Situazioni controverse che da sempre convivono nella donna e che l'hanno resa ancora più tenace e forte rispetto a un tempo, ma forse anche più fragile e sola  per vuole vivere pienamente la sua vita in base a scelte e progetti che tengano conto delle sue passioni.

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