Scrivere storie è come vivere,
fatti vissuti o immaginati che lasciano orme sui fogli, tessendo come una
ragnatela. Basta un’immagine, un pensiero, un’idea, a volte basta percorrere un
sentiero, quello di casa, che non prendevi da tanto e che ritrovi intatto dopo
una vita. Ecco che appaiono voci, riemergono visi, sfondi, profumi, odori,
stagioni, come il contenuto di una cornucopia che trabocca. Questo romanzo
nasce da odori, panorami, dall’erba accarezzata dal vento e dal sole, dall’eco
dei passi che riportano altri di un tempo, dallo scroscio dell’acqua di
sorgente, dai rumori delle barche e dei motori che salgono dalla strada ai
piedi del monte. In questo posto di grazia non puoi che confonderti e mescolare
passato e presente, futuro e immaginazione, fermentando personaggi, motivi e
pretesti, domande a cui rispondere. “Nel mezzo del tempo”,
Graus Edizioni, ha per protagonista la mia terra, ancora una volta, dopo le liriche Ritorno nei prati di Avigliano e L'albero di noce. Zia Felicina, Margherita, Davide hanno preso forma così, raccontandomi la loro
storia, e non ho dovuto fare altro che assecondarli. Domani sera, domenica
10 febbraio 2019, alle ore 18:00, presenterò il romanzo all’AssociazioneLab
e Nuovo Circolo Culturale di Pompei in Via Astolelle 112. Saranno presenti, con me, Giampiero Arpaia, Filippo Angora e Antonio Novi. Prossimo appuntamento a
Nocera, il 28 febbraio 2019.
Commenta...
Nessun commento:
Posta un commento