Voglia di mare a settembre




Ogni anno a settembre mi ripropongo di andare a mare, di avere la spiaggia tutta per me e puntualmente questo non accade, ne sento solo parlare.  Colpa degli impegni, della pigrizia e della stanchezza  se ogni proposito cade nel nulla. A volte dovremmo dare priorità ai nostri bisogni, ma la rigidità mentale e l’incapacità di sottrarci alle azioni quotidiane, ci frena. In questo mese l’acqua è più fredda, il sole più tiepido, la giornata più corta, in compenso è piacevole il silenzio accompagnato dallo sciabordio delle onde a rive, l’avanzare del sole davanti ai nostri occhi. E allora per convincerci che non ci perdiamo niente, anche se non andiamo, cominciamo a dirci che il sole non è poi così caldo, che prendiamo freddo, che abbiamo un inizio di raffreddore, che non possiamo sottrarci ai nostri doveri. Ci spaventa andare in auto, parcheggiare... tutto diventa difficile. E poi c’è il pranzo da preparare, la spesa da fare, la domenica da organizzare e altre mille incombenze. Questo è il modo per non sentirci in colpa se non andiamo, tanto non ci perdiamo niente. Ma se provassimo a cambiare i nostri pensieri, a staccarci per po' dalla quotidianità, potremmo dare un  corso diverso alle nostre giornate settembrine. Se riusciamo a sconfiggere anche l'ultimo pensiero negativo che ci impedisce di incentivare il nostro desiderio, riusciamo a prendere la saggia decisione di andare con un asciugamano e un panino alla ricerca del posto dove stenderci al sole, dimenticandoci il resto. Dobbiamo scegliere, dobbiamo avere delle priorità che non siano solo di dovere ma anche di piacere, dopo una settimana di lavoro. Se ci lasciamo andare, possiamo apprezzare momenti unici. Quando la nostra visuale è sgombra di chiasso e di nuvole, il mare è una tavola, il panorama come attaccato a un foglio, anche noi per un attimo ci fermiamo. Che non è poi una cosa così malvagia, anzi concilia il riposo, la riflessione, la respirazione. E poi la brezza sulla pelle, il lento incedere nell'acqua, guardare il fondale che per tutta l'estate non si riusciva a scoprire per i molti che stavano in ammollo, gli scogli e i suoi abitanti che come noi riprendono le loro scorribande giornaliere dopo le invasioni estive. A volte si tratta di piccoli sforzi ben ricompensati. E la felicità è fatta di momenti che dobbiamo saper afferrare.


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