Carlos, solo sulla scena nella foresta di Fontainebleau, mentre è scesa la notte. Segue una romanza, un assolo, unico in tutta l'opera, un pezzo romantico.
Vi è un realismo e una dimensione onirica che si interrompe bruscamente dopo l'arrivo di Tebaldo con la notizia che annulla la felicità degli amanti. Lo stato d'animo dei due entra in conflitto con la nuda verità che si para dinanzi a loro. Lo stile di Verdi punta a una resa drammatica. Solo la natura sembra partecipe all'idillio che sboccia mentre gli esseri umani, a cominciare da Tebaldo, restano ignari alla condizione emotiva dei due giovani. Don Carlos ha un dialogo incalzante con Tebaldo e si rende garante della sicurezza di Elisabetta. Si accende il fuoco tra i due ma Elisabetta confessa la sua inquietudine. Poi ha luogo il riconoscimento attraverso il medaglione, che Carlos estrae dallo scrigno. Somiglianza qui con uno dei temi dell'Ouverture di Oberon. Vi è un' influenza dell'opera romantica tedesca sulla grande opera. Si riscontra un'affinità con Wagner a proposito dell'atto di Fontainebleau con Tristano e Isotta, anche se assoluta estraneità sul piano compositivo. Tra le analogie il riconoscimento e la scoperta dell'innamoramento attraverso un oggetto.
Garante della felicità degli innamorati è la notte che è lunghissima in Wagner e brevissima in Verdi. Le storie si somigliano ma i soggetti hanno una diversa sensibilità in conformità allo spirito del tempo. Al centro della dinamica, che evolve, vi è in ambedue i casi un duetto d'amore. Ma questo stato di grazia è interrotto in Wagner e in Verdi da qualcosa proveniente dall'esterno: la vista della Cornovaglia in Tristano e Isotta e un colpo di cannone in Don Carlos. La ragion di stato si oppone alla felicità degli amanti. La folla, dopo che la principessa è salita in lettiga, si allontana e Don Carlos resta solo con la sua disperazione. Struttura del primo atto omogenea per essere costruito su una dinamica emotiva ascendente e discendente. Al centro dell'azione il duetto Carlos - Elisabetta su un unico fondale scenico, la foresta di Fontainebleau.
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