"Fotograferemo tutto, incapaci di ricordare ciò che conta davvero"




Nel racconto:"L'avventura di un fotografo", dalla raccolta "Gli amori difficili" di Italo Calvino, il protagonista Antonino Paraggi riprende coloro che hanno la mania di fotografare ogni momento della vita.

Calvino è stato un precursore dei tempi moderni, anticipando la realtà che ci troviamo a vivere quando affermò: "Fotograferemo tutto, incapaci di ricordare ciò che conta davvero". Oggi, nell'era dell'immagine, viviamo fotografando invece di restare nel momento, che non fa altro che impoverire lo stesso attimo che si fotografa. Questa constatazione  è avallata  anche da uno studio del 2018 del Journal of Experimental Social Psycology in cui si rileva che coloro che sono avvezzi a fotografare e a rimandare alle immagini quello che si dovrebbero vivere personalmente, sono portati a dimenticare con più facilità l'evento stesso, senza trattenere alcun elemento, visto che hanno delegato all'immagine il ruolo di racchiudere il ricordo.

La memoria ha bisogno delle emozioni e dei sentimenti che in quel momento si scatenano in noi e solo attraverso il loro l'alternarsi si può trattenere il ricordo in modo chiaro. Fotografare in modo ossessivo compulsivo, come se una riva, un'onda, un compleanno o un bacio fossero immobili e inconsistenti, senza alcuna relazione a quel momento finisce per essere solo un pallido riferimento spogliato di ogni contrazione per essere vero.

Tentare di fermare il momento equivale ad annullarlo.

Oggi, senza immagini siamo incapaci di partecipare alla nostra stessa vita. Produrre montagne di foto, di cui molte non saranno visionate mai, altre rappresentano dettagli insignificanti, scene senza senso e alcun nesso con l'accaduto, confondono ciò che realmente vogliamo trattenere. Anche nella scelta di quelle che vanno postate, alcune ci rappresentano per quello che siamo, altre, col tempo, le rifiutiamo, poiché non ci riconosciamo più in esse. 

Oggi con le immagini anestetizziamo la realtà, raccogliamo e accumuliamo senza discernimento, facendo diventare la vita un fenomeno da baraccone. Un tempo quattro foto avevano il valore di essere fonti preziose che ci riportavano a momenti unici. Oggi non sapremmo nemmeno a quale dare importanza. La fotografia, pur essendo un prezioso alleato in tante situazioni, sta diventando il metodo per non farci guardare più la vita e affidare alle foto il compito di ricordarci le cose quando è esattamente il contrario: siamo noi, con la nostra memoria ad arricchire e dare significato a quel che abbiamo davanti con l'immagine.

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