Come arriva dicembre, tutte le compere sono in virtù del Natale: un abito, un libro, un regalo, un capo di abbigliamento... Come se il 25 fosse una fiera. Un libro? Lo regalerò a Natale. Un abito? Lo metterò a Natale. Una ricetta? La proverò per Natale... Per me il Natale è libri, è leggerli e regalarli. E' difficile trasmettere il piacere della lettura, ma ci provo. In questo mese mi piace cercare, rovistare, curiosare racconti, storie, fatti del Natale ed ogni anno trovo qualcosa di nuovo rispetto a quello precedente.
E come non ricordare Piccole
Donne che tutte noi abbiamo letto durante la nostra adolescenza.
Un’aria natalizia la si respira nel II capitolo
dove la mattina di Natale le ragazze trovano libri in regalo e cominciano a
sfogliarli. Meg ricorda alle altre che la madre ci tiene che leggano, fa parte della loro educazione e
non resta che ubbidire. Ma il Sogno di Natale di Pirandello riporta ancora di più a un’atmosfera tipicamente natalizia, tradizionale, facendo respirare per le strade l’aria di una nascita. E come non ricordare Don
Valentino alla ricerca di Dio che, secondo lui, era scappato dalla Cattedrale per
non aver fatto entrare un poveretto all’interno? E’ questo un bel Racconto di Natale di
Dino Buzzati che gira intorno a Dio che Don Valentino non trova in Cattedrale e nemmeno nel
cuore dell’uomo. Preso dall’egoismo e dal consumismo, spesso si smarrisce. E
che dire del Canto di Natale di
Dickens, un commovente racconto che riempie di compassione e di gioia lo stesso Stevenson che trovò un’infinità di bene nella storia di Dickens. Il vecchio e avaro Scrooge viene visitato dalla
sua stessa vita attraverso gli spiriti del Natale passato, quello presente
e quello futuro. Un racconto dai contorni gotici, che fa ravvedere circa il
vero senso del Natale e apporta un cambiamento notevole nel protagonista. Il
Natale ha in sé qualcosa sempre di nostalgico come si apprende in un altro
racconto: Il mio Natale nel Galles di
Dylan Thomas, dove il protagonista
si riversa nel passato felice.
Anche Agatha Christie si è cimentata in una storia con Un Natale di Poirot, intrigante racconto secondo lo
stile dell’investigatrice inglese. Ma il nostro Natale letterario più bello è
quello di Natale in Casa Cupiello, testo del grande Eduardo De Filippo che ogni
anno ci riscalda facendoci vivere un Natale vero, caratteristico. Riscoprire il Natale attraverso la letteratura può voler dire una chiave di
lettura nuova per un evento che ogni anno ci vuole uniti. Andare in libreria, soffermarsi tra gli scaffali alla ricerca
della frase che ci colpisce, della parola
che poi non si dimentica più, anche questo fa parte del Natale e ci aiuta a capire
le nostre azioni e definire le nostre aspettative. Dicembre è appena iniziato e
abbiamo tutto il tempo per scoprire una letteratura che dorme e che ha solo bisogno
di essere riscoperta.
Commenta...
Commenta...
Nessun commento:
Posta un commento