Marzo

Marzo è il mio mese di nascita e ho imparato a volergli bene. Per quanto sia il mese dei primi venti di primavera, è sempre ambiguo, confuso, per niente amico. Di solito mi ammalo a marzo, nel senso che una tosse, un colpo di freddo se non la bronchite arrivano sempre in questo mese. E poi, portando più luce, tepori  e giornate più lunghe, ci si dimentica che l'inverno non è ancora andato via. A me piaceva quando a scuola l'insegnante spiegava gli aspetti di marzo come se stesse parlando di una persona: "E' il mese un pazzo, un po' fresco, un po' caldo. Si sente già la primavera e noi tutti vestiamo con abiti più leggeri.




A marzo il vero protagonista è il vento, quel mascalzone che porta da una parte all'altra i semi e li lascia cadere dove vuole. Arriva la festa del papà e di San Giuseppe e poi è un mese di trentuno giorni e non perdiamo di vista che porta l'ora legale!" A quel punto marzo mi diventava odioso! Come poteva permettersi di farmi dormire di meno quando la primavera mi porta sonno? E poi quella festa del papà e di San Giuseppe! E se non c'era un Giuseppe in famiglia? E il papà? A regalargli sempre cose utili come se non esistessero altro che cose utili! Le solite pantofole, pigiama, maglie intime, bottiglie di liquore, camicie. Ma chi osava scervellarsi più di tanto a scegliere un regalo più originale? Di solito si seguiva il consiglio materno che sapeva di cosa aveva bisogno. Quando glielo portavo, s'illuminava dicendo sempre che ne aveva proprio bisogno. Ma marzo per me è tutta un'altra storia: i fiori di mandorlo a festa che mi fanno ricordare le canzoni di Lucio Battisti, i colori nuovi della natura, quella leggera brezza che s'infiltra tra i rami e accarezza i prati, i narcisi sulle siepi e le api nelle prime giornate di sole. Marzo è scuotermi dal torpore dell'inverno, accompagnando con gli occhi i vestiti nuovi di colline e montagne. Marzo è silenzio sulla riva del mare dove già prevediamo il sole dell'estate e ancora i nuovi progetti da coltivare. Marzo è dare vita alle piccole cose, ai dettagli che diventano importanti. Ecco, un mese ricco di novità e cambiamenti. Marzo dei fiori e delle rondini, di quelle poche rimaste, degli aquiloni e dei pensieri freschi fatti di cose nuove. E' abbracciare la primavera anche se piove e fa freddo e vedere, tra una pioggerellina e l'altra "che picchia argentina sui tegoli vecchi" le foglioline avanzare a schiera sui rami.

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