La libertà di espressione è un diritto di tutti, ma la verità è che … non tutti possono permettersela e soprattutto non tutti sono in grado di riuscire a divulgare il proprio reale pensiero come vorrebbero.
Viviamo in un Paese in cui la libertà di espressione è solo apparentemente di tutti, per il semplice motivo che una buona fetta (ovvero i cittadini che concretamente non fanno parte della ristretta schiera di privilegiati che realmente decidono della vita altrui), non ha i mezzi sufficienti a far sentire la propria voce e non li avrà mai, se mai sarà davvero ben rappresentato da chi di dovere.
Oggi a farla da padrone sono i giochi di potere, quello che controlla una società in cui solo pochi eletti riescono a divulgare le proprie convinzioni, facendole passare anche per quelle altrui (ovvero per quelle di cittadini che credono di poter offrire un contributo civile e sereno al proprio Paese).
Purtroppo, solo chi ha realmente i mezzi necessari per apporre la propria ‘voce in capitolo’, è in grado di emergere realmente, attraverso le proprie conoscenze ed un potere che ne decreta i privilegi.
Certo, tutti possiamo esprimerci come vogliamo, ma non sempre la nostra voce conterà davvero qualcosa, se non ci mettiamo nella condizione di soprelevare la nostra stessa posizione sociale, perché sarà solo quella a favorire le nostre aspettative, in un modo o in un altro.
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Viviamo in un Paese in cui la libertà di espressione è solo apparentemente di tutti, per il semplice motivo che una buona fetta (ovvero i cittadini che concretamente non fanno parte della ristretta schiera di privilegiati che realmente decidono della vita altrui), non ha i mezzi sufficienti a far sentire la propria voce e non li avrà mai, se mai sarà davvero ben rappresentato da chi di dovere.
Oggi a farla da padrone sono i giochi di potere, quello che controlla una società in cui solo pochi eletti riescono a divulgare le proprie convinzioni, facendole passare anche per quelle altrui (ovvero per quelle di cittadini che credono di poter offrire un contributo civile e sereno al proprio Paese).
Purtroppo, solo chi ha realmente i mezzi necessari per apporre la propria ‘voce in capitolo’, è in grado di emergere realmente, attraverso le proprie conoscenze ed un potere che ne decreta i privilegi.
Certo, tutti possiamo esprimerci come vogliamo, ma non sempre la nostra voce conterà davvero qualcosa, se non ci mettiamo nella condizione di soprelevare la nostra stessa posizione sociale, perché sarà solo quella a favorire le nostre aspettative, in un modo o in un altro.
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A volte, oltre a questi fattori, ci può pure essere quello della timidezza. Non è da trascurare. Uno avrebbe e vorrebbe dire certe cose ma non è caratteristico di quel soggetto mettersi in mostra davanti a tutti perchè, altrimenti, gli vengono le palpitazioni e diventa tutto rosso. A volte la si può pareggiare a forme di invalidità, non come quelle gravi, però......
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