Sono veramente felice di aver incontrato, solo da poco tempo, alcuni amici di scuola, della mia infanzia e della mia adolescenza. Li ricordo tutti con grande affetto, hanno condiviso con me molti momenti anche importanti della mia vita. Ricordo i nostri giochi giù al cortile di casa, sotto gli alberi di limoni, o nel viale accanto al palazzo a giocare con la palla. Ricordo la nostra scuola di fronte casa nostra, ricordo ancora i compiti fatti insieme, le nostre giornate scolastiche e le nostre risate.
Fa uno strano effetto incontrarsi da adulti :ci si lascia bambini e ci si ritrova grandi, uomini e donne, faccia a faccia con la vita. Dopo tanti anni, è come un tuffo nel passato a riprendere i momenti vissuti, quando la nostra vita aveva solo in germe quello che siamo adesso.
Mi ha colpito la dolcezza di un compagno di scuola che è venuto a farmi visita con delle orchidee, bellissime tra l'altro, emozionato e timoroso, quasi spaventato dalla persona che si trovava davanti.
Ho incontrato un uomo che del bambino d'allora aveva solo lo sguardo. Abbiamo parlato per ore, saltando la cena e coinvolgendo la famiglia nei nostri discorsi. Abbiamo parlato dei nostri sogni di allora, di quelli odierni, della nostra vita, degli obiettivi raggiunti, delle nostre delusioni e delle nostre illusioni.
E' stato un confrontarci su ogni cosa, quasi a voler mettere la nostra vita a confronto per cercare similitudini e divergenze.
Il mio compagno di orchidee è stato un ragazzo che si è costruito da solo, con grande senso di responsabilità e voglia di farcela. Mi ha colpito, più di ogni altra cosa, il suo entusiasmo per la vita, lo stesso di allora, la sua giovialità e la positività nel vedere le cose, appena velate da sprazzi di malinconia.
Fa bene incontrare amici di un tempo, è come percorrere la vita insieme e non sentirsi mai soli, perchè ci sono gli altri a testimoniare il nostro passato, a conoscere le nostre ferite, a darci forza, a fare in modo che si facciano ancora progetti, e stare ancora insieme equivale a dire, che tutto sommato, quei bambini hanno perseguito intenti non proprio dissimili tra loro.
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