Richiamata all'ordine, non posso esimermi dal fare ciò che mi chiede. Allora mi avvicino e insieme ammiriamo e passiamo in rassegna: i bagni della Regina Giovanna, Cala di Puolo, i bagni Angelina Lauro, La Conca azzurra, Massa Lubrense, Baia delle Sirene, La Baia di Ieranto, Nerano, Li Galli, Positano... Ha ragione mio padre, la vista di questi luoghi lascia senza parole.... Trascorriamo il tempo a guardarci intorno, andando sotto costa, come se toccassimo le spiagge, le case e la roccia. M'incanto a scovare scogli che non ricordavo, case che pur avendo visto tante volte, assumono caratteristiche sempre nuove, discese che viste dal mare hanno un altro aspetto e poi, quando capita uno specchio d'acqua cristallino, lo invito a fermarsi, perchè è lì che voglio fare il bagno. Mio padre asseconda sempre le mie richieste anche quando non potrebbe. L'ultima volta che gli ho detto: "Fermati, qui è perfetto per fare il bagno" eravamo a Capri, vicino a Marina grande in uno specchio d'acqua verde smeraldo. Pur nel disagio, con l'ancora che faceva i capricci, la Guardia costiera nei paraggi e mio padre che si agitava perchè fermarsi lì non era proprio possibile, mi sono tuffata. L'acqua era ghiacciata alle sei del pomeriggio, all'ombra della costa alta col sole già andato via, oltre il monte. Mio padre è ripartito subito, appena ho rimesso piede in barca, per paura di un'infrazione, visto che si era avvicinato troppo alla costa, in un luogo con spiaggia. Ho cercato di prendere ancora qualche raggio di sole, senza speranze e dopo un'ora di navigazione ero ancora bagnata.
Mio padre meriterebbe un oscar per la pazienza, una virtù rara, oggi. Poi comincia con la sua ironia che mi fa sbellicare dalle risate. E' un vulcano, un pozzo di notizie, di pensieri profondi, di idee ingegnose e quando iniziamo i nostri discorsi, non ci ferma più nulla e per dirla con le sue parole :"Ci vuole un soldo per incominciare e una lira per finire". Riposare al sole, in mezzo al mare, in una dolce baia con le cantilene delle cicale, gli stridori dei gabbiani che sfrecciano sulla testa, in lontananza la sagoma di Capri e i Faraglioni e gli echi dei rombi delle barche, non ha prezzo. E non ha prezzo nemmeno la dolcezza di mio padre che da adulta, mi rivive come una bambina. L'altro giorno gli ho detto:"Pa', sto invecchiando, non mi abbronzo più come quando ero bambina!"
"Tu vecchia? mi risponde, allora io sono un antenato! Ma quale vecchia, tu non invecchierai mai, in questo sei figlia di tuo padre: peso, misura e qualità, spirito forte, fisico d'acciaio, tale padre, tale figlia!
"Ecco, il modesto, tutto ciò che è tuo vale oro, allora io dovrei chiamarmi Gold, Filomena Gold", e giù a ridere a crepapelle e la finiamo solo quando cadiamo in acqua per un altro bagno.
Sulla strada del ritorno guardo le mille scie delle barche che ritornano e i nuovi colori che la costa assume al calare del sole: "Che bello! penso, basta così poco a volte per essere felici!"
Ormeggiando la barca nel porto, attiriamo l'attenzione degli altri diportisti che giungono insieme a noi. Incuriosisce la nostra allegria e il nostro sorriso e, sotto gli occhi indagatori di chi ci osserva, seguo il mio capitano, io che sono appena il suo mozzo!
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