La mia prima presentazione del romanzo è avvenuta ieri al palazzetto del mare di Castellammare di Stabia. Il palazzetto è una struttura posta a ridosso del porto davanti a un panorama spettacolare con il Vesuvio di fronte, il mare davanti , le navi nel cantiere a sinistra e il porto turistico con le sue belle imbarcazioni a destra . Siamo giunti con il sole ancora splendido che si irradiava con riflessi dorati per un bel tratto di mare. Al primo piano della struttura c'è una bellissima sala conferenze più sala lettura. Di lì a poco la sala, così ben soleggiata, si è riempita di persone, mentre io con tecnici, fotografi, relatori e amici concordavamo i tempi e le ultime cose da approntare. La lettura di alcuni brani del romanzo sono stati accompagnati dal bravissimo chitarrista, maestro Leo Amendola che, con bravura e precisione ci ha dato una performance spettacolare, oltre ad accompagnare la bravissima Vittoria Farese mentre si cimentava in un pezzo del primo novecento"Vucchella" di Gabriele D'Annunzio. Sul contenuto del romanzo hanno relazionato il Dott. Giuseppe Avino, psicoterapeuta, il Dott. Franco Gallo, la scrittrice Anna Bartiromo e la dott.sa Luisella Carratù con un intervento registrato. I relatori hanno esaminato il periodo storico del romanzo da un punto di vista sociale, per passare poi alla concezione di vita degli anni 50/60 e alla considerazione della donna in quella determinata epoca. Si è analizzato il contenuto del libro con attenta analisi dei fatti e dei personaggi. Le letture sono state a cura dell'attore Agostino Di Somma, della compagnia di Scuola Superiore di Teatro del grandissimo Italo Celoro. Alla fine degli interventi è stato visionato il video della dott.ssa Luisella Carratù, mia amica e prima insegnante di pianoforte, la quale, pur non potendo partecipare fisicamente alla presentazione, mi ha omaggiato della suo prezioso intervento attraverso un video, dove ha espresso, in modo critico e obiettivo, le sue considerazioni sul testo. In un incontro precedente, mi ha confidato che dopo la lettura del romanzo, è andata nei luoghi descritti nel libro, nella vicino Vico Equense, per rivivere le scene che si sono presentate alla sua mente man mano che procedeva nella lettura.
Alla fine della visione, la scrittrice Anna Bartiromo ha letto una sua poesia prodotta per l'occasione. E' stato bello vedere tra il pubblico amici, parenti ma anche perfetti sconosciuti, amici di un tempo, persone semplicemente interessate alla lettura, conoscenti che ho rivisto dopo anni, ma tutti col fiato sospeso ad ascoltare le letture e i contributi dei relatori. Mi ha colpito il silenzio tombale della sala, l'interesse e l'attenzione protratta mentre si relazionava. Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato siano essi relatori che pubblico per il tempo dedicato a questo personalissimo ma ricco romanzo "Rosella".
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