Non si leggono più fiabe ai bambini. Quelle poche che ascoltano, fanno parte di un programma scolastico, un po' riduttivo se si pensa alla ricca produzione di letteratura infantile. La sera i piccoli, sia per la stanchezza sia per doversi staccare dal mondo reale e passare a quello dei sogni, cercano il contatto con l'adulto. La mamma o il papà o i nonni accompagnano questo momento di fine giornata con la lettura fino a quando i bambini chiudono gli occhi. Ascoltando, entrano nel mondo onirico, immaginando i loro eroi.
Una volta leggere fiabe ai bambini era un momento propedeutico a ciò che i avrebbero appreso a scuola, poi quest'abitudine è andata scemando. Il tempo, con i genitori che lavorano, è veramente ridotto. A stento i bambini finiscono i compiti e a volte si addormentano sul divano, troppo stanchi, reduci da giornate interminabili.
Al posto delle fiabe, oggi, ci sono i cartoni alternati ai vari giochini rompicapo sui cellulari e le chiacchierate sulle chat con i compagni.
La fiaba e la favola hanno la funzione di raccontare la realtà che, per quanto si presenti faticosa, attraverso la mediazione degli adulti, arriva ai bambini in una versione più aderente alla loro età. Non che le fiabe siano facili o semplici, alcune sono tra le più inadatte per contenuti, ad esempio Cappuccetto Rosso, una storia dove accadono avvenimenti anche turbolenti e violenti come nel momento in cui il lupo mangia la nonna e Cappuccetto e poi il cacciatore spara al lupo e per magia riecco nonna e nipote di nuovo in vita. Non è proprio una fiaba allegra ma il messaggio che arriva loro è che alla fine dell'avventura Cappuccetto impara che non deve disubbidire. I genitori hanno il dono di poter dire tutto con facilità ai loro figli.
Un adulto che legge a un bambino compie un gesto indispensabile per la crescita, un momento fondamentale per acquisire fiducia e serenità l'uno nei confronti dell'altro. La magia che si crea tra genitore e figlio attraverso la storia, difficilmente si può raggiungere in altri modi.
Raccontare ha per il bambino la funzione di una liturgia, qualcosa di sacro, attraverso cui viene svelato loro un mondo che non conoscono ancora, apprendono fatti che non incontrano nella loro realtà e sviluppano la capacità di rappresentazione che non possono acquisire altrimenti. La fiaba ha la funzione di tranquillizzare, placare, rasserenare e non da ultimo il suono della voce del genitore è più di ogni altra cosa importante per il bambino. Il padre che fa il verso del lupo, o che ripete le raccomandazioni della madre a Cappuccetto o che riproduce il botto del fucile che spara, è un modo di relazionarsi alla portata del figlio. Allo stesso tempo si sviluppa in loro il senso di fiducia, stringono un legame forte fatto di pazienza che i genitori mostrano, per donare il loro tempo prezioso e di attenzione che i bambini danno, affascinati dall'ascolto e voglia di immettersi in nuove avventure. Raccontare storie ai bambini dovrebbe essere quasi un dovere di ogni genitore, un modo per insegnare loro l'avvio alla lettura come abitudine: ciò che oggi essi fanno, domani diventerà un bisogno, quello di leggere, la necessità di inoltrarsi in altre realtà.
Ciò che più conta è che i bambini placano le loro paure, apprendono stili di vita, si educano a modi di fare, ricordano gli esempi di ciò che leggono. I bambini si curano con le storie, ce ne sono per ogni sintomo, sono la medicina più potente. E le fiabe educano anche gli adulti mentre leggono, riscoprendo un mondo vissuto sotto una veste magica. Si instaura un rapporto simbiotico tra genitori e figli attraverso cui si rivelano sentimenti ed emozioni da entrambe le parti. Un appuntamento serale che fa bene alla crescita del figlio. I bambini che ascoltano storie sono più attenti anche alla realtà, trovano analogie nei fatti che accadono, ricordano ammonimenti e frasi, colori, espressioni che magari adottano. Le fiabe rendono allegri, gioiosi, intraprendenti.
Ascoltare è un'azione che vale più di ogni altra cosa, ma l'ascolto non è qualcosa di scontato, va educato come ogni altra esperienza sensoriale.
Commenta...
Nessun commento:
Posta un commento