In estate la pelle è sottoposta a maggiore stress, dovuto al sole durante le esposizioni al mare o in montagna, agli insetti, che provocano pruriti, scottature, secchezza... L'uso continuo di creme, a volte usate senza assicurarsi se la sua reale composizione faccia al nostro caso, può produrre più danni che altro.
Non è solo l'abbronzante o il doposole, la crema rinfrescante ma anche la docciaschiuma, lo shampoo che usiamo come sapone, e poi lo spray antizanzare, ritrovati per ogni
tipo di eruzioni cutanee, tipo ponfi e bollicine, pomate
prescritte dal medico, secchezza dovuta a uso massiccio di deodoranti, profumi. In un giorno sottoponiamo la pelle a strofinio e abrasioni
continue che la irritano.
Nel congresso
tecnico scientifico di Herbelia delle sorelle Palmigiano, a cui partecipai due
anni fa a Vico Equense (Na), dal titolo "Handology bellezza consapevole",
si fece una riflessione su quanto il benessere fisico e la bellezza passino
attraverso la cura del nostro corpo. Il primo organo che ci espone agli altri e
che indica lo stato della nostra salute è la pelle, il tessuto di copertura.
Dalla pelle rileviamo malesseri, sintomi, tensioni, malattie. La bellezza
comincia proprio da lì: uno strato ben strutturato, denso, dimostra uno stato
di buona salute; una pelle bianca o emaciata, irritata, poco idratata,
con pori dilatati è invece espressione di qualche patologia.
La bellezza
non è solo quella ereditata dai geni, quasi fosse un oggetto statico, ma
qualcosa che nel tempo varia e proprio per questo necessita di cura. La figura
dell’estetista svolge un ruolo significativo nel mantenere l’aspetto
estetico in buona forma, lavorando sul corpo, modellandolo, ascoltandolo,
accarezzandolo, massaggiandolo e percorrendolo con le mani. Involontariamente ne percepisce
gli affaticamenti, le carenze, le chiusure. Non solo ci fa innamorare del
nostro corpo limandone le imperfezioni, ma tocca la nostra
sensibilità.
La bellezza è
anche il nostro stato d’animo, l’accettazione di ciò che siamo, dei nostri
punti forza e quelli critici. Migliorando il nostro aspetto, ne vale anche
della nostra autostima. Bellezza è sinonimo di salute: alimentazione sana,
pasti regolari, buon sonno, idratazione, passioni da coltivare, realizzazione
dei propri sogni, benessere interiore. Da uno sguardo della pelle riusciamo a
fare un’istantanea della nostra salute.
Esiste una cultura estetica? Per estetica non s’intende solo rimodellare un naso o sottostare a un riempimento, è conoscenza del buon funzionamento del corpo e fruizione di ritrovati scientifici e insegnamenti di studi effettuati, per una sinergia maggiore tra salute e bellezza, in stretto rapporto tra loro.
In quella
sede, tra gli altri ospiti anche Emiliano Toso, biologo cellulare, studioso di
epigenetica, musicista e compositore che parlò del "sound cellulare"
e dell'azione delle vibrazioni sulla materia. Condusse un esperimento suonando
un brano a 432 Hz per trasmettere le vibrazioni delle sue emozioni, attraverso
un linguaggio universale come la musica, fino a raggiungere le cellule. La pelle
è un recettore sensibilissimo che avverte tutto ciò che fluttua per l'aria,
all'esterno, dentro di noi, è una sonda esploratrice che parla del nostro stato
d'animo.
Ci sono persone
che sotto stress hanno eruzioni cutanee delle peggiori; altre con stati d'ansia
cambiano il colorito del viso da sembrare malati; ci sono poi quelli che,
attanagliati da un pensiero, producono ponfi qua e là a mo' di piccoli
vulcani, come se la pelle creasse uno spiraglio al malessere catapultandolo
fuori.
La pelle
costituisce da sola una buona percentuale di bellezza: non è il correttore che
rende belle, ma buone ore di sonno; non è il fard a darci guance di pesca ma il
mangiare sano allontanando gli alimenti spazzatura; non è il mascara a rendere
belli gli occhi ma la serenità interiore.
Il mare per un
verso rende la pelle libera, la accarezza con le sue brezze, la abbronza e per
un altro la secca. Ed è proprio in estate che si nota di più lo stato di salute
della nostra pelle che è poi quello del nostro corpo.
Molto
interessante, sempre durante il congresso prima menzionato, l’intervento del
dottor Antonio Esposito, medico chirurgo, sulla relazione asse cervello,
intestino, pelle, soffermandosi sui batteri e il loro comportamento negativo e
positivo per il nostro corpo.
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