Non ci vuole la festa della mamma per dare a questa figura la giusta considerazione, ma in una società consumistica anche la mamma chiede il suo tributo. La figura materna ci ricollega subito alla Madonna, la mamma di tutte le mamme, con quel senso materno che ogni donna si ritrova per vocazione o attribuzione al suo genere. Esso non sempre è innato, talvolta se n' è privi e servono esempi per mettere in atto un esercizio che può sembrare naturale ma che invece non lo è. La mamma ci mette al mondo con sofferenza, ci accudisce, ci nutre, ci cresce, ci insegna, ci segue, ci aiuta...La mamma è un albero enorme al quale ci leghiamo in tutti i momenti della nostra vita, anche quando, grandi e ormai autonomi , cadiamo nella rete della sua protezione. La mamma dà affetto, si prodiga, è paziente e non sa dire di no. Spesso afferma:"Non ho il coraggio di dire di no" perchè se ciò accadesse, sarebbe come un tradimento fatto al figlio. Questo sentimento smisurato talvolta, proprio per essere così grande, produce effetti anche deleteri quando, pur di salvare o di non far patire il proprio figlio, la madre è disposta a dire anche il falso, a evitargli dispiaceri, a subire in prima persona. L'essere madre non è "coprire il figlio a tutti i costi". Spesso le madri diventano anche complici dei figli pur di assecondare i loro voleri.
Una mamma deve insegnare sentimenti veri e reali, perchè i figli imparino più dagli esempi che dalle parole. Una madre con un eccessivo legame al figlio, non lo lascia crescere, troppo severa, lo annulla, troppo permissiva, genera un despota, troppo superficiale non gli dà le giuste basi. Una madre deve saper dosare il proprio amore,in considerazione del fatto che anche il troppo nuoce.
Una mamma deve insegnare sentimenti veri e reali, perchè i figli imparino più dagli esempi che dalle parole. Una madre con un eccessivo legame al figlio, non lo lascia crescere, troppo severa, lo annulla, troppo permissiva, genera un despota, troppo superficiale non gli dà le giuste basi. Una madre deve saper dosare il proprio amore,in considerazione del fatto che anche il troppo nuoce.
Crescere un figlio significa infondergli fiducia, renderlo autonomo, assistere ai suoi errori nell'attesa che ne prenda atto. Una mamma può essere la salvezza o la rovina di un figlio, in base a come lo gestisce e il suo potere per fare questo è veramente grande. Essere madre richiede ogni sforzo che è nelle nostre possibilità e ne vale la pena poichè investiamo su colui che sarà sulle nostre orme. Il mestiere di mamma è tra i più nobili perchè intriso di amore, umanità, pazienza, dolcezza, perseveranza. Oggi la donna vede, però, crollare un po' il suo ruolo di mamma per assolvere anche altre funzioni per affermare la sua personalità e ritagliarsi i suoi spazi, che non siano solo quelli all'interno del focolare domestico. Dopo tanti anni di lotte e conquiste forse si è riconosciuto alla donna proprio questa sua peculiare attività materna che non può essere sostituita nè delegata, è lei la sola depositaria di un rapporto fondamentale alla base della società. Possiamo ben dire che è il mestiere che più di ogni altra cosa si richiede a una donna oggi, quello di essere una buona madre, che sappia dare tutto quel calore di cui è capace per scaldare i suoi piccoli.
Una buona madre non deve rinunciare ad altri aspetti della sua personalità vivendo solo la sua maternità,ma deve innanzitutto essere una donna senza repressioni, realizzata tra le quattro mura domestiche e fuori, facendone ricadere i benefici in un rapporto sereno e appagato con i figli. Oggi, conciliare i ruoli di madre e lavoratrice, è molto faticoso e snervante per la donna e la società deve facilitarle il compito, se vuole investire sul nostro futuro, oltre a donarle serenità prima ancora di renderla una buona madre.
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Le ipotesi a volte ci aiutano a spiegare e capire meglio concettualmente le realtà che ciascuno di noi sperimenta nel quotidiano.
RispondiEliminaPerciò, collegandomi a quanto lei ha scritto nell'articolo, vorrei porgerle questa ipotesi facendo appello al suo metro di giudizio di donna e madre.
Poniamo per assurdo che un figlio manifesti chiaramente delle grossissime problematiche psicologiche, che generano in maniera totalmente sconsiderata danni profondi sia nell'esistenza di lui stesso (anche se sembra esserne noncurante) sia, accidentalmente, in quella di chi gli gira intorno e crede di potersi relazionare affettivamente con lui in maniera equilibrata, come si fa tra adulti.
Pensa davvero che in un caso del genere la scelta eticamente più coerente con la deontologia del mestiere di madre sarebbe quella di lasciar correre e "assistere ai suoi errori nell'attesa che ne prenda atto (cit.)" (ma quando, a 40 o 50 anni magari e dopo aver mietuto "n" vittime?)....oppure....non crede piuttosto che sarebbe utile responsabilizzare il figlio forzandolo a prendere finalmente atto delle sue mancanze, delle sue turbe e dei suoi squilibri, forzarlo inoltre a rivolgersi a un bravo terapeuta, e infine incitarlo a curarsi a fondo per non produrre ulteriore danno nè in se stesso nè nelle persone che lo avvicinano?
Nel post affermo che una madre deve rendere i figli autonomi,nel senso di dare loro tutti gli strumenti necessari perchè lo diventino:affetto, educazione, solidarietà,serenità affettiva."Autonomi" significa anche responsabilizzarli, lasciare che facciano i loro errori, servono per crescere. In casi particolari, come quello da lei indicato, la mamma non può stare a guardare, ma deve intervenire per il bene di suo figlio, facendogli prendere coscienza dei suoi errori e consigliarlo nel modo migliore.Evidentemente, in questo caso, qualcosa non è andato per il verso giusto, anche nella relazione affettiva tra madre e figlio, e come ho detto nel post, la madre ha una grande responsabilità da questo punto di vista. Il rapporto che si instaura tra madre e figlio, fin dalla sua nascita è alla base di tutti gli altri. A volte, però, le nostre debolezze ci portano a sbagliare inconsapevolmente e allora bisogna aiutarsi in uno scambio reciproco. Non esistono madri perfette così come figli perfetti, esiste un rapporto in itinere, in continuo divenire.Un margine, grande o piccolo di errore è in tutti noi, ma è importante prenderne coscienza.Nel caso da lei proposto, penso che ci sia bisogno di un intervento specifico e adeguato.A volte la nostra responsabilità nei confronti degli altri si presenta come una priorità anche davanti all'amore di una madre.
RispondiEliminaLa ringrazio, non mi sarei aspettata una sua risposta così sollecita e puntuale. La seguo come lettrice nell'ombra da tanto, e dalle sue parole ho sempre pensato che lei è una donna intelligente, profonda, con cui ci si può confrontare su qualsiasi argomento.
RispondiEliminaDalla risposta che ha dato al mio caso ipotetico ho ricavato l'ennesima conferma di quel che già pensavo. Ammiro sempre ed ho profondo rispetto per l'onestà intellettuale delle persone. Sinceramente l'augurio e la preghiera che le dedico con affetto è che la Mamma di tutte le mamme sia sempre sostegno e guida non solo per lei ma per la sua famiglia intera.