Stamattina sono uscita con borsa,
chiavi in mano e ombrello, visto il tempaccio in atto. Primo problema trovare
il parcheggio. Rifatto due volte lo stesso tratto di strada per un posto auto che
non c’era. Al terzo giro l’ho trovato: l’auto davanti era fuori fila, nel senso
che non era sulla striscia blu entro cui parcheggiare, quella dietro era leggermente
fuori posto e ho faticato per inserirmi all’interno. Quando sono scesa
dall’auto, ho notato che non stavo proprio in linea, per cui sono risalita e
ho cercato di mettermi quanto più possibile sotto il marciapiede ma è stata pur
sempre una manovra approssimativa. Ho
atteso un po’ prima di scendere: nel frattempo è venuto giù un bel po’
d’acqua. Dopo, quando sono ritornata all’auto, una volta pronta per partire, avevo una sensazione di aver perso le chiavi di casa. Così ho svuotato
la mia borsa a sacco completamente sul sedile, ma delle chiavi nemmeno l’ombra.
Ho rimesso a posto. Ho controllato le tasche una
per una all'interno della borsa, niente. Ho tolto da una di queste tasche il cellulare e sotto ho trovato le chiavi. Intanto, mentre svuotavo la borsa, grossi goccioloni dall'ombrello cadevano su tutte le cose sistemate sul sedile. La borsa ora era bagnata dentro e fuori.
L’ho asciugata con un fazzoletto di carta e l’ho riposta sul sedile ormai
completa degli oggetti che avevo tirato fuori. Finalmente sono ripartita. L’ombrello,
appoggiato a terra, sotto il sedile accanto alla guida, colava acqua sul
tappeto. Mi sono fermata e ho cercato di scrollarlo fuori. Partendo mi sono accorta che l’ultimo lembo del mi cappotto, ma
proprio un triangolo, era finito nella portiera chiusa. Quando sono arrivata a casa e ho
aperto, l’ho trovato tutto inzuppato. L'ho strizzato per quel che potevo, poi l’ho
stirato con le mani stendendolo per evitare che si stropicciasse. Sono scesa nel garage e, arrivata davanti alla porta di
casa, non ho trovato le chiavi. Strano, fanno un rumore del diavolo, ma non
c’erano. Allora sono ritornata in auto. Ho visto sul sedile dove ho svuotato la
borsa, ma niente. E allora dove erano
finite? Memore di qualche altra volta, sono andata dall’altro lato della
portiera anteriore e le ho trovate sotto il sedile, forse scivolate
lateralmente. Finalmente posso entrare. Porto l’ombrello nel bagno e mi tolgo
il cappotto diventato ormai una zuppetta. Lo appendo da solo per tre agganci all’attaccapanni. Per un po’ di pioggia non si è capito niente. Ma il fatto è
che noi siamo abituati al sole e quando piove lo avvertiamo come un fatto transitorio
che da lì a poco finirà. Le piogge nel tempo sono
cambiate, in pochi minuti scende giù il diluvio. E nonostante la pioggia inondi
e allaghi non vogliamo accettare, noi del sud, che non c’è solo il bel tempo.
Non siamo abituati all’acqua, ad avere una giornata uggiosa, buia e umida. Siamo
così disabituati che diventiamo maldestri: perdiamo chiavi, indossiamo cappotti
mentre ci vuole l’impermeabile, manca sempre l’ombrello, pochi sono “inglesi” e lo portano sempre in borsa. Per noi del sud la pioggia non può durare che qualche ora,
poi basta un raggio di sole che si infiltra tra le nuvole ed è già una bella giornata.
E’ la luce ciò che più manca quando piove, di cui non possiamo fare a meno, il buio e il grigiore del tempo ci
rendono tristi e maldestri.
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